Come scegliere il pellet: alcuni consigli

introduzione

Scelta consapevole pellet, Il riscaldamento domestico rappresenta una sfida sempre più orientata al risparmio e alla sostenibilità ambientale.

L’entrata trionfale del pellet nel panorama del riscaldamento ha rivoluzionato le dinamiche di questo settore, spingendo numerosi consumatori a abbracciare un approccio più ecologico. I piccoli cilindretti di legno, ormai familiari a molti, stanno conquistando sempre più terreno, spingendo chi era abituato all’alimentazione a gas a considerare alternative più sostenibili.

Scopri come il pellet sta cambiando il modo in cui riscaldiamo le nostre case. Per approfondimenti sulla scelta consapevole del pellet, visita il sito di Climafast.it – Pellet per Riscaldamento. Inoltre, sul blog di iltermopratico.it, troverai Consigli utili e approfondimenti sulle ultime tendenze nel settore del riscaldamento: iltermopratico.it – Blog sul Riscaldamento.

Fai la tua parte nella sfida per un riscaldamento più sostenibile e scopri le opzioni offerte dal pellet per un comfort ecologico nella tua casa!

 

Il pellet è uguale per tutti, ma bisogna saperlo scegliere: ecco come

Partiamo riepilogando le basi: che cos’è esattamente il pellet? Oggi associamo la parola pellet a quei cilindretti di legno impiegati come combustibile per alimentare le stufe a pellet.

L’origine di questo materiale, però, deriva dal campo dell’alimentazione per gli animali. Solo negli anni ’70 del secolo scorso, di fronte alla crisi energetica. Negli Stati Uniti e in Canada iniziò la produzione di massa di pellet che non veniva più prodotto con mangimi. Ma scarti di legno come la segatura secca che, una volta compattata. Assunsero la tipica forma a proiettile dei combustibili grazie alla lignina. Sostanza naturalmente contenuta nel legno e che ha proprietà leganti.

Solo capendo come si fa il pellet  puoi realmente comprenderne i vantaggi relativi al minore spreco di materia prima che ne deriva, oltre al fatto che il pellet è molto meno inquinante di altri combustibili come il GPL o il metano.

Scelta consapevole pellet

Non tutti i tipi di pellet sono uguali

Alla praticità e convenienza dell’utilizzo del pellet va affiancata un’altra informazione fondamentale: non tutti i tipi di pellet sono efficienti. Un prodotto scadente e di basso valore può rischiare di produrre più effetti negativi che benefici.

Ad esempio quando la stufa a pellet produce molto fumo. Oppure quando troppa cenere intasa il bruciatore provocando conseguenti danni alla stufa. Quando il pellet brucia male e troppo velocemente, oppure quando i fumi prodotti sono eccessivi. Di fronte a questo genere di problemi è probabile tu stia utilizzando il pellet sbagliato.

Quale pellet scegliere

Come si fa quindi a capire quale pellet comprare? Il pellet è uguale per tutti, ma bisogna saperlo scegliere. Non c’è una legge che impone di certificare il pellet però c’è una certificazione che ne identifica la qualità a livello europeo, sancita dal European Pellet Council (EPC).

Nel 2015 è stato istituito un sistema di certificazione del pellet che ti aiuta a capire quale pellet usare. Ogni prodotto riporta un numero identificativo che permette di conoscerne l’origine e, quindi, la qualità.

In particolare bisogna cercare la certificazione EN PLUS  che conferma la qualità del legno con cui il pellet è stato realizzato. In presenza di questa certificazione sappiamo che tutti i parametri nel corso della produzione sono stati rispettati:

Legno di qualità
Assenza di additivi
Produzione sostenibile
Prodotti derivati da tronco di legno

Lo diciamo sempre, il pellet è importante soprattutto in previsione della salvaguardia del pianeta e questa certificazione ti aiuta anche ad assicurarti che il tuo acquisto non stia penalizzando l’ecosistema, dunque la tua salute.

Va inoltre detto che un pellet contaminato con tracce di additivi non organici genera più cenere, più fumo e una combustione meno omogenea, finendo per danneggiare la caldaia o la stufa.

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Come riconoscere un pellet di qualità

Oltre alla certificazione, esistono dei dati tecnici specifici da riconoscere. Diciamolo subito: non è possibile dire qual è il miglior pellet in commercio. Tuttavia è possibile capire le caratteristiche per evitare quelli scadenti. Ci sono una serie di elementi utili a comprendere se si tratti o meno di un prodotto valido.

Diametro: Solitamente standard, vengono imposti dalla certificazione EN PLUS e corrisponde a 6mm
Lunghezza: anche questo valore è standard e corrisponde a 3.15• Agenti leganti: è molto importante che non ci siano, generano fumi durante la combustione
Umidità: più questa è bassa, maggiore è la qualità del pellet
Valore PCI (il kwh che sviluppa, ovvero la potenza calorifera in kw per ogni ora di combustione)
Il livello di ceneri: questo valore deve essere basso, meno ceneri vengono prodotte e più la stufa resta pulita.
Valori di polveri: più è basso, migliore è la qualità del prodotto.

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Tre categorie di qualità del pellet

Scelta consapevole pellet, Un ulteriore modo per riconoscere la qualità del pellet che acquisterai è controllare la categoria di qualità. Qui di seguito ti elenchiamo le diciture che troverai sulla confezione di un prodotto.

A1: sta a significare che è il livello massimo di qualità caratterizzata da un contenuto di ceneri massimo pari allo 0,7%;
A2: caratterizzata da un contenuto di ceneri minore o al massimo uguale all’1,2%;
B: per utilizzo non domestico, caratterizzata da un contenuto di ceneri massimo del 3,5%.

Un fattore che non incide sulla qualità è la materia prima utilizzata, che sia abete, faggio o altro, non incide. La cosa estremamente importante è che sia realizzato in legno vergine e che non abbia subito trattamenti di vernice, colla o qualunque altro elemento che possa produrre fumi tossici durante la combustione.

Come identificare il miglior pellet ad occhio

Ma oltre alla certificazione, esiste un modo per riconoscere un pellet di qualità a occhio? Oltre ai dati tecnici sopra citati. Esistono alcuni trucchi che possono aiutarti a individuare in pochi passaggi la qualità del prodotto che stai acquistando.

Inizia notando quanta segatura c’è nel sacchetto. Troppa segatura fa sì che il pellet tenda a disgregarsi. E quindi non viene pressato bene, lasciando molti residui. Se il pellet risulta friabile al tatto è un elemento negativo. Perché vuol dire che tenderà a sgretolarsi facilmente. E lasciano tanti residui che, con il tempo, intasano la stufa. E caldaia, danneggiando tutto.

Conclusioni

Scegliere pellet di alta qualità rappresenta una decisione consapevole con numerosi vantaggi a lungo termine. Questa scelta non solo porta a un notevole risparmio, ma contribuisce anche all’efficienza e al benessere del tuo sistema di riscaldamento, che sia una stufa, una caldaia o un camino.

La certificazione ENPLUS è un elemento chiave per garantire che tu stia facendo un acquisto intelligente. Inoltre, conoscere le caratteristiche e la consistenza del pellet ti aiuterà a riconoscere i prodotti di alta qualità da quelli meno performanti. Se vuoi approfondire questo argomento o cerchi pellet di alta qualità. Ti consigliamo di visitare il nostro sito e-commerce all’indirizzo climafast.it per trovare un’ampia gamma di opzioni. In alternativa, se sei interessato a ulteriori informazioni e suggerimenti sul riscaldamento a pellet, visita il nostro sito di blogging su iltermopratico.it.

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