Ogni anno, durante la stagione invernale, si ripropone il problema connesso al cattivo funzionamento degli impianti produzione di calore – come ad esempio nelle caldaie o nelle stufe – causando esalazioni di monossido di carbonio (CO) nell\’ambiente.
Il monossido di carbonio è un gas letale ottenuto dalla combustione incompleta di combustibili che contengono carbonio.
Purtroppo l’avvelenamento da monossido di carbonio fa registrare ogni anno un gran numero di decessi accidentali e spesso i colpevoli delle perdite di monossido di carbonio sono impianti di riscaldamento vecchi e mal funzionanti.
E\’ proprio di qualche giorno fa la notizia dell\’intossicazione del noto scrittore e storico Massimo Manfredi dovuta a una perdita di monossido di carbonio all\’interno del suo condominio a Roma. Sembrerebbe infatti che Manfredi si trovasse nella sua abitazione quando è stato trovato a terra senza sensi insieme alla sua amica, scrittrice e docente universitaria, Antonella Prenner, intossicata come lui. Entrambi sono stati subito soccorsi e trasferiti in ospedale per le cure necessarie, e a tutt\’oggi sembrerebbero fuori pericolo. La perdita di monossido di carbonio è provenuta dalla caldaia di un appartamento di fianco a quello di Manfredi tanto che, già da diversi giorni, alcune persone del condominio avrebbero accusato malori probabilmente dovuti alla perdita.
Da questo drammatico episodio possiamo capire quanto possa essere pericolosa la fuoriuscita di fumi e gas da una caldaia sulla quale probabilmente non è stato eseguito alcun controllo di efficienza energetica e competenza. I controlli consistono nella manutenzione degli impianti e nella prova di efficienza energetica (prova fumi) da parte del di un manutentore o ditta abilitati.
Il monossido di carbonio è inodore e incolore e i sintomi dell’avvelenamento non sono sempre riconoscibili (mal di testa, vertigini, nausea, vomito, ecc…). Spesso le persone non riconoscono il problema e non riescono ad agire in tempo. Ecco perché la prevenzione è importante!
L\’ importanza della Manutenzione Periodica della Caldaia
Con l\’introduzione del bollino blu la manutenzione della caldaia è diventata obbligatoria soprattutto per il controllo dell\’efficienza energetica (controllo fumi): un controllo periodico della caldaia è fondamentale sia per mantenere bassi i propri consumi, sia per il proprio benessere, controllando le emissioni di fumo nell\’ambiente.
Oltre al bollino blu, è naturalmente da prevedere anche la revisione della caldaia: tuttavia non ci sono tempistiche obbligatorie, ma sono da considerare quelle indicate dal tecnico specializzato dopo l’installazione dell’impianto o sul libretto di istruzioni della caldaia stessa.
Sulle caldaie non possono intervenire gli utenti, ma nemmeno dei tecnici generici. Gli interventi di manutenzione e i controlli di sicurezza devono essere fatti sempre da un Tecnico abilitato secondo il DM 37/08. È sempre bene affidarsi a un tecnico competente e autorizzato poiché potrebbe essere pericoloso agire in autonomia, soprattutto se si è inesperti. E\’ importante anche una corretta areazione dell\’ambiente: infatti la carenza di aria fresca lascia spesso campo libero alla formazione di monossido di carbonio negli impianti di riscaldamento non elettrici. La soluzione migliore è investire in un sistema di ventilazione, per avere così un costante ricambio di aria in casa in tutta sicurezza.
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