Scaldabagno non scalda: come risolvere il guasto

Lo scaldabagno, come illustrato in un precedente articolo che trovi qui, non è altro che un serbatoio al cui interno si fa confluire dell’acqua fredda che viene riscalda da una resistenza.

Ma quante volte ti sarà capitato di avere problemi con uno scaldabagno che non scalda l’acqua calda sanitaria, o non sufficientemente calda, facendoti sprecare denaro per l\’approvvigionamento elettrico senza avere, poi, ciò di cui hai bisogno?

Si tratta di un disagio enorme, soprattutto quando la consapevolezza del problema avviene nel peggiore dei modi, ovvero quando sei in doccia, insaponato, a gennaio, e non puoi sciacquarti con l’acqua calda.

Una vera tortura, bisogna ammetterlo.

In questo articolo ti illustreremo le possibili cause di uno scaldabagno che non scalda, e come risolverle.

Scaldabagno non scalda: tipologia di dispositivo

La prima cosa da verificare è la natura stessa del dispositivo, ovvero se si tratta di uno >scaldabagno a gasuno elettrico, perché entrambi presentano possibili vulnerabilità, non necessariamente identiche.

In effetti, se il tuo scaldabagno non scalda l’acqua sanitaria, le possibili cause sono molteplici, ma possiamo concentrarle in queste quattro:

  • Alterazione temperatura;
  • Rubinetto chiuso;
  • Accumulo di calcare
  • Resistenza usurata o rotta.

Vediamo insieme come affrontare questi problemi, partendo dallo scaldabagno elettrico.

Scaldabagno elettrico non scalda: possibili cause e soluzioni

Come abbiamo accennato all’inizio, rendersi conto di avere uno scaldabagno che non scalda l’acqua calda è un disagio da non sottovalutare, e che, in ogni caso, non potrai ignorare.

Sì, perché oltre agli effetti collaterali di una doccia fredda in pieno inverno, c’è anche da considerare il consumo di corrente elettrica sprecato, perché non tradotto in acqua calda sanitaria.

Nel caso di uno scaldabagno elettrico, ecco come affrontare i vari possibili scenari.

1. Scaldabagno non scalda: Alterazione della Temperatura

Se sei fortunato, lo scaldabagno che non scalda l’acqua sanitaria può dipendere da un problema blando, di facilissima risoluzione, come una involontaria alterazione della temperatura.

Uno scaldabagno elettrico riscalda l’acqua ad una temperatura che varia dai 35° ai 60°.

La prima cosa da fare, quindi, è controllare il manometro e verificare la temperatura impostata, per assicurarsi che non risulti troppo bassa, impedendo, di fatto, di avere acqua calda.

Se così fosse, non devi fare altro che regolare la temperatura, e verificare se tutto funziona.

2. Scaldabagno non scalda: Rubinetto Chiuso

Un secondo possibile scenario tale da impedire allo scaldabagno di scaldare l’acqua sanitaria è la presenza di un rubinetto chiuso.

Questa possibilità si concretizza in particolare nelle case utilizzate solo per le vacanze estive o per il tempo libero.

Durante i periodi di assenza, infatti, si tende, per ragioni di sicurezza, a chiudere la chiave d’arresto dell’acqua, quella del gas, scollegare prese elettriche e dispositivi vari, compreso, quindi, il rubinetto dello scaldabagno, quello, ciò, che consente di riempire il boiler di acqua da scaldare tramite la serpentina.

Può capitare anche in una casa sfitta, in attesa di un nuovo inquilino.

In questi casi, niente panico. Assicurati che il rubinetto dell’acqua dello scaldabagno sia aperto, e verificane il funzionamento.

3. Scaldabagno non scalda: Accumulo di Calcare

Il nemico n.1 degli impianti idraulici è il calcare, soprattutto in alcune zone d’Italia dove l’acqua è più dura, causando non pochi disagi.

La presenza, o meglio l’accumulo, di calcare nello scaldabagno è una delle cause principali dell’assenza di acqua calda sanitaria.

Il problema può presentarsi in duplice forma:

  1. L’acqua esce, ma non calda;
  2. L’acqua non esce affatto.

Nel primo caso, la causa è da individuare nell’accumulo di calcare che si è depositato sulla serpentina, impedendo a quest’ultima di scaldare adeguatamente l’acqua contenuta nel boiler.

Nel secondo, invece, è probabile che il problema sia da riscontrare nella valvola di sicurezza – che si trova sul flessibile a destra – che consente il passaggio dell’acqua all’interno del boiler (ma non viceversa).

Per giungere ad un blocco della valvola di sicurezza, però, è probabile che lo scaldabagno sia stato inutilizzato per un lungo periodo di tempo, durante il quale il calcare si è depositato ostruendo il passaggio dell’acqua.

La risoluzione del problema prevede la pulizia o la sostituzione della valvola di sicurezza. In entrambi i casi, è necessario smontare lo scaldabagno, facendo molta attenzione a non allagare casa.

Se, invece, il problema fosse dovuto al mancato funzionamento della resistenza, si deve procedere alla sua sostituzione.

Vediamo come.

Scaldabagno non scalda: come sostituire la resistenza

Dalle nostre verifiche, o da quelle del tecnico specializzato, abbiamo appurato che la causa dello scaldabagno che non scalda è da attribuire alla resistenza, che andrà sostituita.

Non si tratta di una procedura semplice, quindi, se non sei portato per i lavori di fai da te, è preferibile contattare un professionista esperto.

Se, invece, vuoi cimentarti con questa procedura, ecco di cosa hai bisogno:

  • scala;
  • cacciavite;
  • una chiave a tubo:
  • un assistente;

Tutto pronto? Ecco come procedere:

Step 1: scollega lo scaldabagno dall\’alimentazione elettrica, possibilmente qualche ora prima di effettuare il lavoro, per assicurarsi che l’acqua contenuta nel boiler sia fredda.

Step 2: chiudi il rubinetto dell\’acqua che alimenta lo scaldabagno o, se non riesci ad individuarlo, puoi chiudere la chiave generale.

Step 3: svuota il serbatoio, utilizzando la valvola di scarico dello stesso. Aiutati con un secchio.

Si può fare in due modi:

  1. Apri i rubinetti dell\’acqua calda per far entrare aria e invertire il consueto tragitto del flusso: sposta la levetta di sicurezza presente sotto al tubo di mandata dell\’acqua fredda e lascia convogliare l\’acqua derivante in uno scarico oppure in una bacinella. Questa procedura necessita di un paio di ore;
  2. Smonta il tubo flessibile e la relativa valvola di sicurezza del circuito di entrata dell\’acqua fredda, raccogliendola in una bacinella. In questo caso, però, il flusso sarà molto più forte, quindi fai attenzione. Meglio se utilizzi una vasca o una doccia per far confluire l’acqua.

Dopo aver svuotato lo scaldabagno, va smontata la parte elettrica. Per fare questo devi rimuovere il coperchio di protezione che si trova sotto il boiler. Fai attenzione anche a rimuovere la lampadina del termostato. A questo punto puoi scollegare i fili dai morsetti e rimuovere il termostato.

A questo punto puoi smontare la resistenza, servendoti dell\’apposita chiave a tubo.

Adesso devi pulire la resistenza, con aceto e bicarbonato, combo perfetta per sciogliere il calcare. Se dovesse, però, risultare irrimediabilmente incrostata, dovrai per forza sostituirla.

Procedi alla pulizia interna dello scaldabagno, per rimuovere la formazione di calcare lungo le pareti.

Completata la pulizia, dovrai rimontare il tutto, seguendo i vari step in ordine inverso.

Ti ricordiamo che tutti gli elementi, resistenza compresa, andranno rivestite con delle parti filettate, con della stoppa bagnata o del teflon, per isolarli ed evitare perdite d’acqua.

Ora devi riaprire la chiave generale dell’acqua e lasciare che lo scaldabagno si riempia, meglio se parzialmente, per verificare il corretto funzionamento.

Il calcare si deposita in misura maggiore in presenza di una temperatura dell’acqua più elevata. Ti consigliamo, quindi, di impostare una temperatura non superiore ai 50°.

Scaldabagno a gas non scalda: possibili cause e soluzioni

Le cause di uno scaldabagno che non scalda elencate fino ad ora, relative ad un boiler elettrico, sono frequenti anche in quelli a gas.

A queste, però, vanno aggiunte altre problematiche, che ti elenchiamo di seguito:

  • Problema elettrico: si tratta di un problema banale, legato ad una assenza di elettricità. Come sai, lo scaldabagno a gas, anche se alimentato tramite un combustibile fossile, necessita di elettricità per la scintilla che accende la fiamma pilota. Senza di essa, non può funzionare.

Lo scaldabagno a gas potrebbe non ricevere corrente elettrica, perché è scollegata la presa, c’è un blackout temporaneo o si sono scaricate le batterie.

  • Problema surriscaldamento: lo scaldabagno a gas, come detto, non può funzionare senza la fiamma pilota. In caso di surriscaldamento, il sistema di sicurezza del dispositivo può spegnere la fiamma pilota per evitare danni. In questo caso, è necessario spegnere lo scaldabagno, attendere qualche minunto e riaccenderlo. In caso si persistenza del problema, meglio contattare un tecnico specializzato.
  • Scarsa Portata d\’acqua: un altro problema che potrebbe verificarsi è avere una portata d’acqua talmente scarsa da non far funzionare in modo stabile lo scaldabagno. Spesso il problema si verifica al mattino, quando in casa più persone utilizzano l’acqua calda contemporaneamente, magari in diversi bagni, oppure c’è un problema all’impianto idrico generale.

Conclusioni

Come vedi, quando lo scaldabagno non scalda le cause possono essere molteplici, e dipendere dalla tipologia di dispositivo utilizzato in casa.

Spesso puoi procedere in autonomia alla risoluzione del guasto, altre volte avrai bisogno di un intervento tecnico specializzato.

In ogni caso, sappi che per ogni guasto o disagio c’è una soluzione, e noi siamo ben lieti di aiutarti ad affrontarli.

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